PRINCIPI
- E’ garantito l’assoluto rispetto dell’Appellante nella sua totalità e nell’interezza della sua problematica.
- Non vengono proposte risposte risolutive ai problemi ascoltati, ma si tende a mettere l’Appellante nella condizione di operare liberamente le proprie scelte.
- Il servizio non è influenzato da pressioni di alcuna natura ed è aconfessionale ed apartitico.
- E’ riconosciuta una assoluta parità tra chi chiama e chi ascolta.
- E’ garantita la completa libertà d’iniziativa dell’Appellante
- Il servizio rinuncia a indirizzare e condurre il dialogo, a fini diagnostici o terapeutici.
- E’ salvaguardato l’anonimato di chi chiama e di chi ascolta e la riservatezza sui contenuti del colloquio
CARATTERISTICHE
La genericità, con la quale il servizio viene reso e proposto, consente davvero ed a chiunque di rivolgersi ad esso senza con ciò doversi necessariamente considerare “utente” di un “servizio”. Quest’ultimo termine, infatti, viene inteso più come dedicato a intervenire su problemi già individuati che a occuparsi di essere occasione per dire di sé, di situazioni, vissuti personali nei quali il problema spesso non è concreto, ma reale. Questa “realtà”, peraltro, produce effetti di grado molto diverso fra loro, fino a raggiungere livelli di drammaticità con rilevanza sociale (tendenze anticonservative, depressione, ecc.).
Se tutti i problemi sono individuabili e se alcuni di essi possono richiedere un intervento più concretamente efficace, esistono spesso situazioni psicologiche, vissuti personali che sono problemi di per sé.
Con il termine “problema” non si intende necessariamente qualcosa di oggettivamente constatabile e valutabile dall’esterno, ma qualunque situazione di disagio, a qualunque causa dovuta, che percorre il vivere quotidiano di milioni di persone, molte delle quali non trovano (o non ritengono di trovare) adeguate risposte nel loro entourage socio familiare.
Per dare risposta a questa domanda, che è, soprattutto, domanda di aiuto di persone qualsiasi, occorrono volontari veri, che siano “gente della strada”, non specialisti, in costante addestramento alla resa di un servizio anonimo, non direttivo, di empatica condivisione, che consenta all’appellante di superare il proprio momento di crisi.
METODOLOGIA
Telefono Amico tenta di contribuire affinché chi gli si rivolge, per il tramite di una relazione amichevole e disinteressata, riscopra in sé quella consapevolezza, forza, amore per la vita che gli consentano di trovare da sé gli strumenti idonei a superare il proprio problema.
Oltre a voler essere occasione di riflessione (a volte sfogo) su di sé e sulla propria situazione, Telefono Amico è potenzialmente idoneo a contribuire a chiarire ad alcuni Appellanti un quadro di riferimento, nel quale individuare altre risorse destinate a fornirgli un supporto più specifico.
PREVENZIONE
Negli anni il Telefono Amico ha raccolto gli appelli di persone non necessariamente a rischio di gesti anticonservativi ma il suo impegno nella Prevenzione del suicidio non è mai venuto meno.
L’efficacia di questo servizio è oggi universalmente riconosciuta a cominciare dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per una persona che vive uno stato di crisi in un momento in cui, per lei, non vi è nessuno disposto ad accoglierla, la possibilità di rivolgersi al Telefono Amico rivela un’ulteriore caratteristica del servizio di soccorso telefonico: quella di costituire, di per sé, un’attività di prevenzione di maggiori difficoltà che potrebbero verificarsi nei vissuti e nella vita dell’Appellante.